L'obbiettivo principale di cattura principali restano sempre i predatori, ma proprio grazie alle continue evoluzioni a livello tecnologico, è possibile insidiare anche prede che sino a qualche anno fa era impensabile catturare con questa tecnica di pesca.
In questa guida andremo a vedere nel dettagliocome pescare con la tecnica a spinning e cosa serve per sfruttarla al meglio.
Per poter effettuare una pesca a spinning è essenziale avere:
La canna da pesca dev’essere specifica per lo spinning e va scelta sopratutto in base alle esche che utilizzeremo:
Il mulinello è forse la parte più importante di tutta l’attrezzatura, la taglia andrà scelta in base alla canna e al tipo di spinning che praticheremo. Le misure più richieste in assoluto sono la 2.500 e la 4.000 (parlando di modelli di mulinello Shimano e Daiwa), mentre un aspetto spesso trascurato è il rapporto di recupero. Infatti molti pescatori amano mulinelli dal rapporto di recupero veloce, come 6,0:1, modello che dà il vantaggio di poter recuperare più velocemente l’esca con meno giri di manovella, ma a discapito della potenza. Meno utilizzato è il rapporto di recupero lento, ossia quello che riguarda tutti quei mulinelli con rapporto di recupero più basso rispetto al 6,0:1 che in certi casi ci obbligheranno a girare la manovella più velocemente, ma ci garantiranno sempre la massima fluidità.
Il filo da utilizzare per pescare con la tecnica spinning è nella quasi totalità delle situazioni il trecciato con qualche piccola eccezione. Di seguito andremo a consigliarvi quali sono i migliori fili per la pesca a spinning da utilizzare.
Come già anticipato, per poter svolgere correttamente questa tipologia di pesca, consigliamo di utilizzare esche scelte basandosi sulle tipologie di spot che dovremo affrontare. Ad esempio sono preferibili esche rotanti ed ondulanti se dobbiamo affrontare un torrente di montagna; minnow, shad o jerk bait se lo spot sarà la foce di un fiume. Le misure variano moltissimo in base a spot e tipologia di preda che cerchiamo d’insidiare, solitamente esche molto piccole sono più appetibili anche se di gestione più difficile a causa dei pesi molto contenuti. Ma non abbiate paura di osare, spesso esche molto grandi regalano sorprese inaspettate. In seguito andremo ad elencare le migliori esche artificiali da utilizzare per la pesca a spinning.
Da come abbiamo raccontato precedentemente, la pesca a spinning è molto diffusa e sempre molti più pescatori si avvicinano a questa pesca. Tra i principianti di questa tecnica, una delle domande che si sente fare riguarda come pescare a spinning in Mare. Qui di seguito andremo a rispondere dettagliatamente alle domande sulla pesca in mare con le canne da spinning.
Facendo la doverosa premessa che è difficile, se non impossibile, dare un risposta che sia in grado di sodddisfare tutti - l’attrezzatura varia molto in base alle zone di pesca che frequenteremo, cercheremo in questa sede di darvi un'infarinatura generale, ma se avete delle domande specifiche non esitate a contattarci.
Uno dei segreti per pescare a spinning in mare in modo perfetto è quello di scegliere accuratamente l’esca artificiale da utilizzare.
Tra le tipologie di esche più utilizzate abbiamo:
Le esce artificiali, possono avere tre assetti differenti: esche affondanti (sinking ), esche galleggianti ( floating ) ed esche neutre (suspending). Gli assetti sono da considerardi ad artificale fermo - nello specifico un'esca affondante lasciata ferma in acqua affonderà, una galleggiante galleggerà ed una neutra resterà esattamente alla profondità alla quale l’abbiamo portata. Questi tre assetti abbinati alla tipologia di paletta e di recupero utilizzato, incideranno in larga misura sulla nostra profondità di pesca.
Vi elencheremo, per ogni tipologia di esche, una piccola selezione in base alle nostra esperienza e ai vostri consigli. Vi ricordiamo che restiamo a vostra disposizone per aiutarvi a scegliere l’esca più adatta alle vostre esigenze.
Esistono varie versioni di Popper tra cui:
Molix popper 130T è sicuramente l’esca più utilizzata per insidiare pesci serra lungo le scogliere e le foci dei fiumi, ma dà buoni risultati anche sulle mangianze di tombarelli e alletterati, grazie ai suoi 38 grammi e un bell’assetto consente dei lanci molto lunghi e precisi. L’esca Seaspin Toto 131 si distingue dagli altri popper per avere un grosso buco, che durante l’azione di pesca produce una grossa quantità di bolle, un'arma veramente molto interessante per insidiare i grossi pesci serra.
Lo YO-ZURI 3DS popper a differenza delle altre esche è invece molto più piccolo e adatto alla pesca in foce, nei porticcioli e in condizioni di fondali non troppo profondi, molto apprezzato per la pesca di spigole, viene molto apprezzato anche per la pesca in acqua dolce.
Lo YO-ZURI EBA è sicuramente un'esca inusuale al mare viste le sue piccole dimensioni, ma sulle foci o nei porticcioli, anche nelle ore notturne, spesso può risolvere una pescata, attirando l’attenzione anche dei predatori più apatici e diffidenti.
Tra gli artificiali jerk bait possiamo consigliare:
L’esca Seaspin Mommotti è sicuramente l’esca artificiale più diffusa sul mercato. Anche se qualche esemplare tende a perder colore con rapidità, possiamo dire che in assoluto è una delle esche più catturanti mai arrivate sul mercato. Viene utilizzata principalmente per insidiare pesci serra, ma non mancano le catture di altri importanti predatori.
L’azienda di Molinella ha inserito un jerk molto interessant , il Molix jerk 95DR, che si rivela eccezzionale sulle foci e dalle scogliere con fondali medio bassi, un articifiale dalle potenzialità notevoli.
Trai i vari Jerk ci va di segnalarvi il Rapala max rap, disponibile in varie misure adatte a moltissime situazioni. Si tratta di un artificiale bilanciato in modo perfetto con una paletta fantastica, in grado di garantire un nuoto perfetto anche ai pescatori alle prime esperienze, insomma un must che non deve mancare in cassetta.
Per ultimo vi presento uno degli artificiali più interessanti del mercato, lo Shimano exsence escrime. La casa nipponica ha sviluppato l'esca con un nuoto veramente spettacolare e una costruzione con materiale di prima qualità. Questo modello, inizialmente destinato unicamente al mercato interno giapponese, è finalmente disponibile anche per i pescatori italiani.
Le esche Shad erano sicuramente quelle meno utilizzate per la pesca in mare, ma ultimamente, vista l’evoluzione di queste artificiali negli ultimi anni, ormai sono presenti nelle cassette di tutti i pescatori, anche quelli più esperti.
Nello specifico vi segnaliamo questi ottimi modelli:
Lo storm 360 GT searchbait, grazie alla forma del corpo e al sistema rattling, nel Mar Tirreno ha dato dei risultati eccezionali, grazie alla grande quantità di vibrazioni che questa gomma riesce a generare.
Il Fiiish black minnow ha la sua forza nella notevole qualità del silicone utilizzato, veramente eccezionale. Per questo tipo di gomma, non è obbligatorio, ma consigliato l’utilizzo della colla per mantenere in posizione il corpo attaccato alla testina.
Un terzo shad che non dovrebbe mancare nella cassetta del pescatore provetto è il Molix RT Shad, molto semplice da utilizzare abbinandolo alle varie misure di testine OMTD power finesse, consente di variare peso e assetto dell’esca in base alle condizioni che troviamo.
La tecnica di pesca spinning può essere svolta anche tranquillamente dalla vostra barca. Il vantaggio di pescare a spinning dalla vostra imbarcazione è quello di poter allargare il proprio raggio d'azione di pesca e di sfruttare momenti di mangianza che portano i predoni sui branchi di avanotti.
Per sfruttare al meglio questa tecnica bisognerà muoversi spesso con la propria barca, però senza l’obbligo di raggiungere distanze elevate dalla costa. Per poter svolgere questa tecnica in mare è possibile utilizzare la stessa attrezzatura della pesca spinning in riva oppure su terra ferma.
Non dimentichiamoci infine dello spinning in mare aperto, un vero paradiso per i pescatori. Allontanandosi dalla costa possiamo trovare pesci veramente combattivi, partendo dai tombarelli, passando per lampughe, pesci pilota e ricciole, per arrivare al grande e potentissimo tonno, ma questa è tutta un altra storia... siete curiosi di sentirla?
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